AUSTRALIA. ‘GOVERNO PORTI CASO NGUYEN ALLE NAZIONI UNITE’

Nguyen Tuong Van, cittadino australiano originario del Vietnam

08 Novembre 2005 :

il Governo australiano è stato invitato a sollevare il caso di Nguyen Tuong Van, cittadino australiano in attesa di esecuzione a Singapore per traffico di droga, davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell’Aja, principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.
L’inchiesta che ne seguirebbe - sostiene l’avvocato M. Ravi – obbligherebbe le autorità di Singapore a sospendere l’esecuzione.
“Il Primo Ministro australiano – ha detto Ravi, avvocato di Singapore – ha dichiarato a tutti i media che avrebbe tentato ogni strada possibile per salvare Nguyen. C’è a disposizione quest’altra strada”.
Per l’avvocato Ravi, reduce da due importanti processi capitali nella Città-Stato, l’esecuzione dell’australiano costituirebbe una grave violazione del diritto oltre che della Costituzione di Singapore.
L’invito al Governo del premier John Howard giunge da un forum organizzato a Singapore dal Think Centre, un gruppo a difesa dei diritti civili.
Gli attivisti hanno espresso proteste contro la prevista esecuzione del cittadino australiano, chiedendo alle autorità di Singapore di rendere meno severe le leggi anti-droga.
“Singapore costituisce un’eccezione nell’ambito dei paesi con economie sviluppate, ha leggi datate che prevedono la condanna a morte obbligatoria per certi tipi di reati”, ha detto l’attivista Alex Au, intervenendo al forum. “In molti paesi, la pena di morte obbligatoria è prevista solo per gli omicidi efferati, e non per reati legati alla droga”, ha aggiunto.
 

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