IRAN - Annullata una delle 2 condanne a morte di Shakir Behrouz

IRAN - Shakir Behrouuz

31 Dicembre 2022 :

Annullata una delle 2 condanne a morte di Shakir Behrouz (anche scritto Shaker Behrouz, Behrouzi o Shakir Behroozi). Come NtC aveva riportato il 26 dicembre 2020 (vedi) Behrouz era stato condannato a morte con l'accusa di aver ucciso Mamel Mohammadi, un membro dell'IRGC.
Behrouz, oggi 34 anni, è originario del villaggio di Dizej, in provincia di Urmia. Nel 2018 aveva aderito al movimento curdo di opposizione KDPI (“Komala Party”), che ha alcune basi nella zona curda della Turchia. Nell’estate dello stesso anno aveva preso contatto con le autorità iraniane, dicendo di voler lasciare il Komala Party, e di voler rientrare in Iran. A settembre, dopo aver ricevuto rassicurazioni che non sarebbe stato perseguito per una così breve appartenenza al KDPI, era rientrato, e si era presentato spontaneamente al dipartimento di intelligence di Urmia, e dopo 14 giorni di interrogatorio era stato rilasciato. Successivamente gli agenti dell'intelligence lo hanno arrestato il 12 marzo 2019. Lo hanno tenuto in isolamento per un anno e 9 giorni nella caserma Al-Mahdi di Urmia, e successivamente lo hanno trasferito nella prigione centrale di Urmia. Inizialmente Behrouz era stato processato dalla 2° sezione del tribunale rivoluzionario di Urmia con l'accusa di "appartenenza al Partito Democratico Curdo dell'Iran", ed era stato condannato a 5 anni di prigione. Successivamente, nel luglio 2020, i servizi di intelligence hanno avanzato nuove e più gravi accuse contro di lui. Processato nuovamente ad agosto, il 10 settembre 2020 la 2a sezione del tribunale rivoluzionario di Urmia aveva informato il suo avvocato che era stato condannato a morte con l'accusa di "insurrezione armata e appartenenza a un partito di opposizione curdo".
Poi era stato anche accusato di aver partecipato ad un’azione in cui, il 13 marzo 2020, era rimasto ucciso da uomini armati non identificati un agente dell'IRGC, Mamel Mohammadi.
Il processo si era tenuto il 9 dicembre 2020 e la sentenza comunicata ufficialmente all’imputato il 26 dicembre. La famiglia della vittima non si era costituita parte lesa contro Behrouz e aveva dichiarato pubblicamente di non credere che l'assassino fosse lui. Ma i servizi di intelligence avevano minacciato di ritirare gli aiuti economici concessi alla famiglia della vittima, che era un membro dell'IRGC, se non si fossero schierati. Anche 12 cittadini del villaggio di Dizej erano pronti a testimoniare che Behrouz era nel suo negozio al momento dell'omicidio, e non sulla scena del crimine. Ma il processo si è svolto senza ascoltare né i familiari della vittima né i testimoni della difesa, e condannato a morte.
Sostanzialmente oggi si è appreso che è stata annullata (con rinvio alla Corte Rivoluzionaria di Urmia) la condanna a morte “generica” per appartenenza ad un gruppo di opposizione armato, mentre risulta che sa ancora valida la condanna a morte per l’omicidio dell’agente, condanna confermata nel settembre 2021 dalla 31a sezione della Corte Suprema Iraniana con sede a Qom.

https://hengaw.net/en/news/2022/12/the-death-sentence-of-shakir-behrouz-a-kurdish-political-prisoner-was-reversed-by-the-first-branch-of-the-iranian-supreme-court

 

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