IRAQ. PARLAMENTO APPROVA NUOVA LEGGE ANTI-TERRORISMO

07 Ottobre 2005 :

il Parlamento iracheno ha approvato una nuova legge anti-terrorismo che prevede la pena di morte per “chiunque commetta ... atti terroristici”, così come per “chiunque istighi, prepari, finanzi e metta in condizione terroristi di commettere questo tipo di crimini”.
L’ergastolo è previsto per “chiunque intenzionalmente copra attività terroristiche o dia rifugio ad un terrorista al fine di nasconderlo”.
La legge definisce il terrorismo come qualsiasi atto criminale contro persone, istituzioni o proprietà che sia “finalizzato a minare la sicurezza, la stabilità e l’unità nazionale ed a spargere terrore, paura od orrore tra la popolazione ed a provocare il caos”.
Rientrano nella definizione anche “attività che possano innescare divisioni settarie o guerra civile ... inclusi il fornire armi a persone, istigare o finanziare il reperimento di armi”.
“Abbiamo a che fare con il terrorismo, e la situazione richiede una legge dura abbastanza da garantire la sicurezza della gente e delle istituzioni”, ha dichiarato Hussein al-Sadr, deputato della Lista Irachena, capeggiata dall’ex primo ministro Iyad Allawi.
Dei 152 parlamentari presenti in aula su un totale di 275, sono 147 quelli che hanno votato in favore della legge. Una componente della coalizione shiita ha abbandonato l’aula, sostenendo che la definizione di terrorismo contenuta nella legge è troppo ampia.
La legge adotta una “concezione occidentale ... secondo cui qualsiasi cosa faccia pensare al terrorismo equivale ad un atto terroristico. In base alla concezione islamica è terrorismo solo l’effettivo uso della violenza, e non la semplice intenzione”, ha detto Nadim Eissa, capo del partito sciita Al-Fadila.
 

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