SINGAPORE: ASSOLTO DOPO ESSERE STATO CONDANNATO A MORTE VIA ZOOM

07 Novembre 2022 :

Un malese di 39 anni di origine indiana è stato assolto il 31 ottobre 2022 dalla Corte d'Appello di Singapore, dopo che nel maggio 2020 era stato condannato a morte tramite Zoom per traffico di droga.
La più alta corte d'appello di Singapore ha assolto Punithan Genasan dall'accusa di traffico di droga dal momento che l’accusa non è riuscita a dimostrare la sua colpevolezza, ha riportato Channel News Asia.
Genasan era stato condannato a morte nel maggio 2020, la prima pena capitale inflitta a Singapore durante la pandemia di Covid-19.
Era stato coinvolto nel caso quando uno dei due corrieri della droga arrestati dagli agenti del Central Narcotics Bureau il 28 ottobre 2011 avrebbe affermato che Genasan era la mente dietro un traffico di droga.
I due corrieri erano in possesso di sostanze granulari contenenti almeno 28,5 g di diamorfina o eroina pura.
Il traffico illegale, l'importazione o l'esportazione di diamorfina superiore a 15 g è punibile con la morte ai sensi della Legge sull’Abuso di Sostanze di Singapore, secondo il sito web del Central Narcotics Bureau.
Secondo la Corte d’Appello, l'accusa non è riuscita a provare oltre ogni ragionevole dubbio che Genasan abbia incontrato i due corrieri della droga prima dell'effettivo traffico della droga.
Il giudice presidente Sundaresh Menon e i giudici Andrew Phang e Tay Yong Kwang hanno affermato esserci discrepanze nelle prove riguardanti la data e l'ora del presunto incontro.
Il giudice Tay, che ha emesso il verdetto a nome della giuria dei tre giudici, ha aggiunto che l'incontro è stato un "elemento fondamentale" nelle accuse mosse contro Genasan.
Citando le "circostanze uniche di questo caso", ha affermato che l'accusa non è stata provata oltre ogni ragionevole dubbio poiché non era chiaro se l'incontro avesse avuto luogo.
Il giudice Tay ha sottolineato che la decisione in questo appello è incentrata sul presunto incontro e non ha alcun effetto sulla condanna e sugli appelli dei corrieri, che sono stati trovati in possesso delle sostanze e in procinto di cederle.

 

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