TRINIDAD E TOBAGO. CRITICHE ALLA DECISIONE DI RIPRENDERE LE ESECUZIONI

15 Giugno 2005 :

“La ripresa delle impiccagioni a Trinidad e Tobago rischierebbe di danneggiare la reputazione del Paese a livello internazionale”, è scritto nella lettera che Lord Thomas di Gresford, avvocato difensore presso il  Privy Council, ha indirizzato al primo ministro dell’isola caraibica, Patrick Manning.
Lo scorso 7 giugno il governo di Trinidad e Tobago ha annunciato una serie di nuove misure per combattere la criminalità, inclusa la ripresa delle esecuzioni capitali.
“L’intenzione della Sua amministrazione di giustiziare persone che da così tanto tempo sono rinchiuse nel braccio della morte, costituisce una scelta politica che ci atterrisce. Si tratta di una scelta contraria a tutti i principi di un sistema giuridico moderno e civile, oltre che in contrasto con il Privy Council, che resta per il Vostro paese la massima istanza”, continua Lord Thomas nel messaggio.
Il 13 giugno, il giudice Ian Benjamin dell’Alta Corte di Trinidad e Tobago ha ordinato la sospensione delle esecuzioni fino al 17 giugno. Quest’ultima decisione, riguardante tutte le condanne a morte emesse prima del 7 luglio 2000, è stata presa per consentire l’esame di un appello che chiede la commutazione in ergastolo delle suddette pene capitali.
 

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