VIETNAM: DUE CONDANNATI A MORTE SI DICHIARANO INNOCENTI E RINUNCIANO A CHIEDERE LA GRAZIA

Le Dinh Chuc (sin) e Le Dinh Cong

30 Marzo 2021 :

Due uomini che sono stati condannati a morte in Vietnam in relazione agli scontri dello scorso anno con la polizia nella comune di Dong Tam, si rifiutano di chiedere la grazia, poiché rappresenterebbe un’ammissione di colpa, ha riferito Radio Free Asia il 29 marzo 2021.
Le Dinh Chuc e Le Dinh Cong, che sono stati condannati a morte il 14 settembre 2020, erano stati sollecitati dai funzionari della prigione a presentare domanda di grazia al presidente del Vietnam, il che ridurrebbe le loro condanne all’ergastolo, ha detto a RFA la nuora di Cong, Nguyen Thi Duyen.
"Sia mio padre che mio zio [Le Dinh Chuc] hanno detto che i responsabili della prigione hanno consigliato loro molte volte di presentare una richiesta di grazia, ma che si sono rifiutati di farlo", ha detto Duyen, dopo una visita del 26 marzo con i membri della famiglia presso il Centro di Detenzione n° 2 della Polizia di Hanoi.
Chuc ha spiegato ai familiari che una richiesta di grazia significherebbe un'ammissione di colpevolezza, ha detto Duyen.
"Lo zio Chuc ha detto che i membri della nostra famiglia non devono piangere o addolorarsi, poiché lui e mio suocero dichiareranno la loro innocenza fino alla fine", ha aggiunto.
Lo scorso 9 marzo, una corte d'appello di Hanoi ha confermato le condanne inflitte il 14 settembre 2020 da un tribunale di primo grado a sei imputati, comprese le condanne a morte comminate a Cong e Chuc.
Il 9 gennaio 2020, 3.000 agenti di sicurezza si scontrarono con attivisti della comune di Dong Tam che si opponevano alla decisione delle autorità militari di erigere un muro sui loro terreni.
Negli scontri, l'anziano del villaggio Le Dinh Kinh, 84 anni, e tre agenti di polizia restarono uccisi.
La comune di Dong Tam si trova circa 40 km a sud della capitale vietnamita Hanoi.

 

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