“ABOLIZIONISTA DELL'ANNO 2009”: NAPOLITANO, PLAUSO PER PREMIO A GOVERNATORE E DEPUTATA NEW MEXICO

Gail Chasey riceve il Premio da Emma Bonino

29 Luglio 2009 :

"L'Italia è da sempre in prima fila contro la pena di morte" ed è "un dovere continuare a battersi per l'inviolabilità della vita e contro la cultura della morte".
E' il nuovo monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano contro la pena capitale, contenuto nel messaggio inviato in occasione della cerimonia di consegna del Premio "Abolizionista dell'anno 2009”, conferito dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino' al governatore del New Mexico, Bill Richardson, ed ex aequo alla parlamentare Gail Chasey.
La Chasey ha condotto la battaglia che ha portato il New Mexico ad abolire la pena di morte il 18 marzo scorso, mentre il governatore Richardson ha avuto il merito di controfirmare la legge e di non porre il suo veto, come pure da più parti gli chiedevano di fare e come recentemente ha fatto la Governatrice del Connecticut. Napolitano ha espresso apprezzamento per l'opera di Nessuno tocchi Caino "che con tenacia continua ad adoperarsi per l'abolizione della pena di morte nel mondo".
"L'Italia - si legge nel messaggio - è da sempre in prima fila contro la pena di morte. Grazie all'impegno perseverante anche delle istituzioni italiane, della società civile, di associazioni come "Nessuno tocchi Caino", l'Assemblea generale delle Nazioni Unite giunse ad adottare nel 2007 una storica risoluzione per la moratoria della pena di morte. La scelta di conferire il premio "Abolizionista dell'Anno" al Governatore del Nuovo Messico, sig. Bill Richardson, ex equo alla deputata del Nuovo Messico, sig.ra Gail Chasey, costituisce il giusto riconoscimento per il loro contributo a questa battaglia di civiltà. Plaudo pertanto alla loro determinazione ed al loro coraggio civile che hanno consentito di giungere all'abolizione della pena capitale anche nello stato del Nuovo Messico.
Avverto il dovere di unire la mia voce a quella di quanti continuano a battersi per l'inviolabilità della vita e contro la cultura della morte", ha concluso Napolitano.
"Il governatore Bill Richardson è troppo intelligente ed empatico per non sostenerci": con queste parole la Chasey ha cominciato a raccontare la battaglia, da lei condotta in primo piano, che ha portato il New Mexico ad abolire la pena di morte, divenendo il secondo Stato Usa in oltre quarant'anni a farlo, dopo il New Jersey, che l'aveva abolita nel dicembre 2007.
"Una battaglia lunga 12 anni, quella da noi combattuta in New Mexico vinta con l'aiuto delle oltre 100 organizzazioni che negli anni si sono via via formate nel nostro Stato per darci il loro sostegno" e alle Ong come "Nessuno tocchi Caino", ha detto Chasey, rendendo un caloroso omaggio alla Ong italiana che dal 1993 profonde un impegno fondamentale nel mondo contro la pena di morte, culminato nel 2007 con l'approvazione da parte dell'Onu della Risoluzione per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali.
"Alcuni fattori esterni ci hanno aiutato: come la convinzione, sempre più generalizzata, che la pena di morte non è deterrente e gli alti costi dei complessi procedimenti giudiziari dei condannati alla pena capitale", ha detto la Chasey che ha ricevuto il premio della mani della senatrice Emma Bonino, presso la sede del Partito Radicale a Roma.
Presenti anche Marco Pannella, Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente presidente, segretario e tesoriere di "Nessuno tocchi Caino".
"E ci ha aiutato anche il presidente Barack Obama che ha portato nella Camera e al Senato del New Mexico una maggioranza di progressisti. Ma più di tutti ci ha aiutato la determinazione della gente e spero che quanto accaduto da noi si ripeti al più presto anche negli altri Stati del Paese che ancora mantengono la pena di morte".
 

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