CINA. DUE UIGHURI GIUSTIZIATI NELLO XINJIANG

Poliziotti cinesi in una strada dello Xinjiang, 5 aprile 2008

14 Luglio 2008 :

due uighuri sono stati giustiziati nella provincia cinese dello Xinjiang subito dopo l’annuncio pubblico delle loro condanne a morte.
Si tratta di Mukhtar Setiwaldi e Abduweli Imin, in origine condannati a morte dal Tibunale Intermedio del Popolo di Kashgar il 9 novembre 2007, come riportato due giorni dopo dall’agenzia ufficiale Xinhua. Identificandoli con i loro nomi cinesi, Muhetaer Setiwalidi e Abuduwaili Yiming, l’agenzia ha precisato che le condanne capitali erano state emesse per separatismo, addestramento ad azioni terroristiche e preparazione illecita di esplosivi.
A circa 10.000 uighuri di Kashgar sarebbe stato ordinato dalla polizia di assistere all’annuncio pubblico delle condanne capitali, avvenuto nella contea di Yengi Sheher, con il divieto di usare videocamere, cellulari e altri strumenti di registrazione. Subito dopo i due sono stati giustiziati.
Le autorità hanno aggiunto che altri tre uighuri sono stati condannati a morte con sospensione di due anni della pena e ancora altri 12 sono stati condannati a pene varianti dai 10 anni all’ergastolo. Tutti e 17 erano stati accusati di essere membri del Movimento Islamico del Turkestan Orientale, che Pechino accusa di legami con terroristi.
Per la Uyghur American Association, Gruppo per la difesa del popolo e della cultura uighura con sede a Washington, le autorità cinesi tentano di impressionare gli uighuri e rafforzare il controllo sociale.
“Mentre le Olimpiadi si avvicinano, invece di conseguire miglioramenti nelle relazioni con il popolo uighuro, la Repubblica Popolare cinese aumenta la repressione, usando esecuzioni e carcerazioni nel tentativo di eliminare il pacifico dissenso degli uighuri”, ha dichiarato Rebiya Kadeer, presidente dell’Associazione.
 

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