IRAN. AUMENTA LA REPRESSIONE CONTRO LE DONNE

13 Luglio 2008 :

il capo della "Agenzia per la Promozione della Virtù e la Repressione del Vizio" delle Forze di Sicurezza iraniane, Generale Ahmad Roozbehani, ha annunciato che "forze di sicurezza aggiuntive saranno dispiegate nei parchi" per essere usate in particolare nei confronti di giovani e donne.
Nel nuovo giro di vite saranno impiegati dai 65 ai 70 mila agenti. "Nei grandi parchi pubblici, le forze di polizia saranno dispiegate in modo permanente, mentre in quelli più piccoli i pattugliamenti saranno più frequenti," ha detto Roozbehani ai media statali.
Il 6 luglio, il procuratore generale della provincia settentrionale del Golestan ha posto l'accento su "misure più rigorose destinate alle donne velate in maniera non appropriata nelle strade e nei luoghi pubblici," aggiungendo che "alla presenza di forze di polizia, un giudice istruirà i casi e condannerà i trasgressori," ha riportato l'agenzia di stampa Fars.
Sempre il 6 luglio, nella famigerata prigione di Evin a Teheran, dieci attiviste hanno iniziato uno sciopero della fame. Tra loro, una donna di 70 anni e una ragazza di 17 anni, arrestate due settimane prima mentre, nel Mellat Park a Teheran, raccoglievano firme su una petizione a favore della revisione delle norme discriminatorie nei confronti delle donne.
 

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