IRAN. SCONCERTO PER PENA DI MORTE CHIESTA DA PREMIO NOBEL SHIRIN EBADI

Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace

14 Giugno 2007 :

in Iran ha destato profondo stupore e polemiche la notizia dell'esecuzione capitale di un imputato riconosciuto colpevole di aver violentato e ucciso una giovane, pena capitale chiesta dall'avvocato della famiglia della vittima, il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi. In questo caso, dunque, la notizia non e' tanto nell'esecuzione del colpevole, Mohammad Safar, impiccato qualche giorno fa nel carcere di Evin, (l'Iran e' al secondo posto nella classifica dei paesi che applicano la pena di morte) bensi' nel coinvolgimento della Ebadi, firmataria dell'ultimo appello di Nessuno tocchi Caino per la moratoria della pena di morte. Nei blog iraniani, soprattutto quelle delle donne, il comportamento della Ebadi viene duramente stigmatizzato.
'Chi come lei è paladina di pace e giustizia - scrive nel suo blog la femminista Assieh Amini, appena rilasciata dopo l'arresto per aver partecipato ad una manifestazione per la parità di diritti tra i sessi- non può avallare la richiesta di una sentenza capitale voluta dai familiari della vittima'. 'Cara Signora della Pace - si legge su un altro blog - in quale paese si trovava mentre Mohammad Safar veniva impiccato all'alba nel cortile di Evin? In quel triste momento, in quale conferenza internazionale stava parlando di pace e di giustizia?'. 'Cara Shirin - si legge sul blog firmato da una ragazza che si cela dietro lo pseudonimo di 'Figlia di Eva' - ci hai deluso accettando il baratto tra la vita di una vittima e la vita del suo carnefice, aderendo al precetto islamico che il sangue va lavato col sangue'. Contattato da AKI ADNKRONOS INTERNATIONAL, l'ufficio della Ebadi a Teheran non ha voluto commentare la notizia, limitandosi a definire tali critiche opera di 'provocatori al servizio di poteri occulti'.
 

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