SRI LANKA: SETTE CONDANNATI A MORTE PER SEQUESTRO DI BARCA E OMICIDI

La Corte Suprema dello Sri Lanka

30 Gennaio 2024 :

L'Alta Corte di Colombo, nello Sri Lanka, il 24 gennaio 2024 ha condannato a morte sette imputati ritenuti colpevoli di aver sequestrato con la forza un peschereccio nel tentativo di fuggire illegalmente in Australia, di aver ucciso tre pescatori che erano a bordo e di aver gettato in mare diversi altri pescatori, nelle acque dello Sri Lanka.
Gli imputati sono stati inoltre condannati a 27 anni di reclusione dura ciascuno e a pagare due multe di 2 milioni di rupie e 8.500 rupie.
Se non pagheranno le multe, dovranno scontare altri quattro anni e quattro mesi di reclusione ordinaria.
I sette condannati a morte sono: Pasikku Hennadige Nuwan Lakmal, Thelge Dinushka Priyashantha, Wanigabaduge Sampath Cosìhara alias "Podi", Pasikku Hennadige Dayananda, Nihal Nishantha alias "Sanjeewa", Kathaluwahewage Ranjith Nishantha e Ediriweera Kattadi Arachchige Nihal.
La Corte ha assolto e rilasciato un altro accusato, Telsi Kalyani.
Altri tre imputati, Anusha Uthpala, Sisira Kumara e Ajith Kumara sono morti durante il processo.
Dopo un lungo processo, il giudice dell'Alta Corte di Colombo, Adithya Patabendige, ha concluso che l'accusa è stata in grado di dimostrare la propria tesi oltre ogni ragionevole dubbio.
Il procuratore generale aveva presentato 14 capi di imputazione presso l'Alta Corte.
L'Alta Corte di Colombo ha inoltre deciso l'assoluzione e il proscioglimento da cinque capi d'imputazione dei sette imputati condannati.
In una precedente occasione, era stato emesso un mandato contro l’imputato Wanigabaduge Sampath Thishara alias “Podi”, che si era allontanato dalla Corte per diversi giorni, mentre il caso era in attesa di giudizio.
L'accusato è stato successivamente arrestato dalla polizia di Tangalle e portato davanti alla Corte dagli agenti della prigione di Angunakolapelessa.
Ai sensi del Codice penale e Legge sulla Pirateria, il procuratore generale aveva presentato accuse contro 11 imputati con 14 capi d’accusa, per aver sequestrato con la forza il peschereccio "Thejan", aver ucciso tre pescatori che viaggiavano a bordo e gettato in mare diversi altri pescatori, provocando loro ferite mortali, nelle acque dello Sri Lanka, il 15 ottobre 2012.
I pescatori Dulaj Chathuranga, Thanthrige Saman e Indrajith Kumara rimasero uccisi.
Gli imputati dirottarono la barca “Thejan” e fuggirono in Australia, dove furono arrestati dalle forze di sicurezza di quel paese e rimpatriati in Sri Lanka.
Il viceprocuratore generale Dilan Rathnayake ha condotto l'accusa, mentre un team di avvocati, tra cui Asitha Vipulanayake e Inoka Perera, ha difeso gli imputati.

 

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