12 Settembre 2022 :

Un uomo è stato condannato a morte il 10 agosto 2022 dall'Alta Corte di Colombo, capitale dello Sri Lanka, per lo stupro e omicidio della cognata.
Considerando le prove emerse durante il lungo processo, il giudice dell'Alta Corte ha concluso che il pubblico ministero abbia dimostrato le accuse oltre ogni ragionevole dubbio.
Di conseguenza, l'imputato è stato condannato a morte dall'Alta Corte.
Il giudice dell'Alta Corte di Colombo Mahesh Weeraman ha emesso la condanna capitale nei confronti di Selvanayagam Mudis Kamal (30 anni) residente nell'area di Kalmunai.
L’atto d’accusa era stato depositato ai sensi dell'articolo 296 del codice penale presso l'Alta Corte contro l'imputato, per aver violentato e ucciso sua cognata nel 2011.
Il pubblico ministero era Lishan Rathnayake, aiutato da Rasangi Thilakarathne. L'agente di polizia Madushan Premalal (92550) era presente per conto della polizia di Wellampitiya.

02 Luglio 2022 :

L'Alta Corte di Matara, nello Sri Lanka, il 30 giugno 2022 ha condannato a morte sei imputati per gli omicidi di cinque persone commessi quasi 22 anni fa nell'area di Devinuwara, nel distretto di Matara.
Cinque persone furono uccise a colpi di arma da fuoco a Devinuwara il 14 novembre 2000.
Tutte e cinque le vittime erano state accusate di un omicidio e si stavano recando in tribunale quando furono uccise.
Un totale di 15 sospetti furono arrestati per gli omicidi. Dei 15, cinque sono stati assolti e rilasciati, mentre altri quattro imputati sono deceduti durante il lungo processo.

12 Gennaio 2022 :

Un alto dirigente carcerario dello Sri Lanka è stato condannato a morte il 12 gennaio 2022 in relazione alle uccisioni di 27 detenuti, avvenute con modalità simili a un’esecuzione.
L'Alta Corte di Colombo ha condannato a morte il commissario per le prigioni Emil Lamahewage, scagionando invece il suo co-imputato, il poliziotto Moses Rangajeewa, per le uccisioni avvenute nel novembre 2012.
I due erano stati incriminati nel luglio 2019 per gli omicidi avvenuti nella principale prigione di Welikada, nella capitale Colombo. Un totale di 27 detenuti furono eliminati a colpi di arma da fuoco, tuttavia sono state raccolte prove solo per otto delle uccisioni.
Un funzionario del tribunale ha affermato che il collegio di tre giudici ha condannato a morte il capo della prigione di Welikada, riconoscendolo responsabile dell'omicidio di un detenuto.
I commandos della polizia furono usati per sedare una rivolta a Welikada e disarmare i detenuti che avrebbero preso le armi dall'armeria.
Secondo il procuratore di stato, otto detenuti furono chiamati per nome e uccisi, come in un’esecuzione. Anche altri prigionieri furono eliminati con armi da fuoco.
Successivamente sarebbero state introdotte armi per far sembrare che le vittime avessero tentato di sparare alle guardie carcerarie, secondo i documenti del tribunale, che non chiariscono però chi abbia ordinato gli omicidi.
Le uccisioni provocarono la condanna internazionale dell'allora governo del presidente Mahinda Rajapaksa, attuale primo ministro, che ha anche dovuto affrontare restrizioni per violazioni dei diritti commesse negli ultimi anni della guerra con i Tamil, durata 37 anni e terminata nel 2009.
Alcuni dei detenuti uccisi si trovavano in carcere per rapine nel museo nazionale dello Sri Lanka e in un tempio.
Il massacro del 2012 è stata la peggiore violenza carceraria nello Sri Lanka da quando 50 detenuti furono uccisi a colpi di arma da fuoco in una rivolta nel luglio 1983.

05 Settembre 2022 :

Il presidente dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe il 31 agosto 2022 ha informato la Corte Suprema, tramite il Procuratore generale, che non firmerà alcuna applicazione della pena di morte.
Lo ha comunicato il Procuratore generale aggiunto Nerin Pulle, che rappresenta la Procura generale nella questione delle petizioni sui diritti fondamentali presentate alla Corte per chiedere l'annullamento della decisione presa dall'ex presidente Maithripala Sirisena nel 2019 di giustiziare quattro condannati a morte per traffico di droga.
Le petizioni sono state presentate davanti a un collegio della Corte Suprema composto dai tre giudici Vijith Malalgoda, L.T.B. Dehideniya e Murdu Fernando.
Quando il Procuratore generale ha affrontato il tema, il presidente Ranil Wickramasinghe ha informato la Procura generale che non apporrà la sua firma per eseguire condanne a morte, chiedendo che di questo venga informata la Corte Suprema quando esaminerà il caso.
Il Procuratore generale aggiunto Nerin Pulle, che rappresentava la Procura generale, ha quindi dichiarato davanti alla Corte Suprema che il governo ha preso la decisione politica di non applicare la pena di morte e che tale decisione non cambierà.
Il presidente della Corte Suprema, il giudice Vijith Malalgoda, ha incaricato gli avvocati dei presentatori delle petizioni di informare la Corte alla prossima sessione, qualora sia necessario continuare con l’esame delle petizioni.
La Corte Suprema ha fissato l'udienza al 23 febbraio del prossimo anno.
Il 26 giugno 2019 l'ex presidente Maithripala Sirisena aveva dichiarato di aver deciso di firmare l'esecuzione di quattro prigionieri condannati a morte per reati legati alla droga.
Diverse parti, tra cui l'Associazione degli avvocati dello Sri Lanka, il Center for Policy Alternatives e l'Organizzazione per la Protezione dei Prigionieri, avevano presentato delle petizioni sui diritti fondamentali alla Corte Suprema contro la decisione dell'ex presidente. Le petizioni affermano che la decisione dell'allora presidente fosse contraria alla politica pubblica del Paese. Inoltre, i firmatari hanno presentato alla Corte fatti per dimostrare come la decisione di Sirisena fosse contraria ai principi internazionali sui diritti umani e ingiusta.
Pertanto, tali istanze chiedono alla Corte di emettere un'ordinanza che invalidi la decisione dell'ex presidente Maithripala Sirisena.
Sebbene i tribunali dello Sri Lanka continuino a emettere condanne a morte per crimini gravi come omicidio, stupro e traffico di droga, dal 1976 non sono state eseguite esecuzioni nel Paese.