GIAPPONE: TOMOHIRO KATO GIUSTIZIATO PER LA STRAGE DEL 2008

Tomohiro Kato

26 Luglio 2022 :

Il Giappone ha giustiziato il 26 luglio 2022 un uomo che uccise sette persone investendole con un veicolo e usando un coltello, in un affollato quartiere dello shopping di Tokyo nel 2008.
Il ministro della Giustizia Yoshihisa Furukawa ha precisato ai giornalisti che Tomohiro Kato è stato impiccato nel centro di detenzione di Tokyo.
Furukawa ha detto che KIl Giappone ha giustiziato il 26 luglio 2022 un uomo che uccise sette persone investendole con un veicolo e usando un coltello, in un affollato quartiere dello shopping di Tokyo nel 2008.ato si era preparato accuratamente per commettere la strage - "un atto atroce che ha portato a conseguenze estremamente gravi e ha avuto un impatto notevole sulla società".
Kato guidò il suo camion in una strada nella zona dello shopping di elettronica di Akihabara, lanciandosi contro la folla e uccidendo tre pedoni, nel giugno 2008. Poi scese dal veicolo e pugnalò a morte altre quattro persone. Altre 10 persone furono ferite.
Il filmato di una telecamera di sorveglianza, trasmesso in seguito dall'emittente nazionale NHK, mostrò Kato che acquistava coltelli da caccia due giorni prima dell'attacco, ridendo con un addetto del negozio e, a volte, muovendo le mani come quando si accoltella.
Secondo i media, Kato aveva pubblicato su Internet diversi messaggi in cui appariva depresso, oltre ad annunci in cui si diceva pronto a compiere stragi.
Kato, 39 anni, era stato condannato a morte nel 2011 dal tribunale distrettuale di Tokyo e la Corte Suprema aveva respinto il suo ricorso nel 2015.
Furukawa ha negato che l'impiccagione di Kato sia correlata all’uccisione, avvenuta a colpi di arma da fuoco all'inizio di questo mese, dell'ex primo ministro Shinzo Abe, crimine che ha scioccato la nazione nota per i severi controlli sulle armi e il basso tasso di criminalità.
L'impiccagione di Kato è stata la seconda sotto il governo del primo ministro Fumio Kishida, entrato in carica a ottobre.
Il Giappone ha ora 107 persone nel braccio della morte, di cui 61 con condanne capitali non ancora definitive, ha ricordato Furukawa.

 

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