IRAQ. NESSUNO TOCCHI CAINO, RIPRESA ESECUZIONI E' RITORNO AL PASSATO

17 Agosto 2005 :

“Non e' il modo migliore per presentare al mondo il nuovo Iraq. Quello di Saddam, insieme alla Cina e all'Iran, era sempre salito sull'orribile podio dei primi tre paesi-boia del mondo. La ripresa delle esecuzioni, invece che una soluzione di continuità, è un ritorno evidente a un passato orribile che rischia di pregiudicare il futuro di un Iraq democratico e civile”. E' quanto ha dichiarato il segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia, commentando la notizia dell'imminente ripresa delle esecuzioni capitali in Iraq, annunciata dal primo ministro Ibrahim al-Jafaari.
“E' bene ed urgente - continua D'Elia - che facciano sentire la loro voce, innanzitutto, i Paesi abolizionisti membri della Coalizione impegnati in Iraq per la costruzione di uno stato su basi di giustizia e libertà, di tolleranza e nonviolenza. Se dovesse passare il principio della non ingerenza negli affari interni, sarebbe solo un alibi a copertura di regolamenti di conti interni all'Iraq, di una giustizia che rischia di essere vendicativa, spietata, molto lontana dalle stesse nobili ragioni dell'intervento”.
“L'Italia e l'Europa, nel loro cooperare in materia giudiziaria o di polizia con le autorità irachene - conclude il segretario dell'associazione - devono porsi e manifestare chiaramente un limite, quello della non collaborazione alla applicazione della pena di morte”.
 

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