MALESIA: DUE CONDANNE CAPITALI COMMUTATE IN 30 ANNI DI CARCERE

T Gayathry (sin) e R Saravanan Kumar

09 Ottobre 2023 :

Una corte d’appello malese il 5 ottobre 2023 ha commutato in 30 anni di carcere le condanne capitali che erano state emesse nei confronti di una donna e del suo compagno in relazione all’omicidio del figlio della prima.
Il corpo della vittima, un bambino di cinque anni, fu trovato in una tenuta di palme da olio nove anni fa.
Confermando la colpevolezza della coppia, un collegio di tre membri della corte d'appello presieduto dal giudice Vazeer Alam Mydin Meera ha ordinato che la pena detentiva di T Gayathry, 39 anni, e R Saravanan Kumar, 33 anni, inizi a decorrere dal giorno del loro arresto.
Vazeer, che sedeva con i giudici Ahmad Zaidi Ibrahim e SM Komathy, ha anche ordinato che Saravanan, un'ex guardia di sicurezza, venga frustato 12 volte.
A Gayathry sono state risparmiate le frustate poiché la legge proibisce che le punizioni corporali siano inflitte alle donne.
All'inizio del processo d’appello, l'avvocato M Visvanathan, difensore di Gayathry, ha informato la corte che l'accusa aveva accolto le richieste presentate a nome del suo cliente.
"I pubblici ministeri hanno acconsentito a rinunciare alla pena di morte e chiedono invece alla corte di imporre una pena detentiva", ha detto Visvanathan, assistito da V Sanjay Nathan.
Il sostituto procuratore Fuad Aziz ha confermato.
L'avvocato N. Selvarani, che rappresentava Saravanan, ha poi informato la corte che aveva istruzioni di ritirare il suo appello contro giudizio di colpevolezza e condanna capitale.
I due imputati erano accusati di aver commesso l'omicidio di S. Kaviarasan in una casa a Taman Keladi, Kulim, tra il 20 e il 27 settembre 2014.
Il 24 settembre 2020 l’alta corte di George Town aveva ritenuto i due colpevoli dell’omicidio, condannandoli a morte.
In seguito all'approvazione di una legge da parte del Parlamento malese, entrata in vigore il mese scorso, i giudici hanno ora la facoltà di sostituire la pena di morte con una pena detentiva compresa tra 30 e 40 anni.
I condannati di sesso maschile riceveranno un minimo di 12 colpi di rotan.
In base agli atti del processo, Gayathry aveva inizialmente presentato una denuncia di persona scomparsa sostenendo che suo figlio Kaviarasan fosse scomparso dall'Esplanade a George Town il 20 settembre 2014.
Tuttavia, dopo essere stata interrogata dalla polizia, aveva ammesso che suo figlio era stato picchiato a morte e, in preda al panico, lei e Saravanan avevano abbandonato il corpo in una tenuta di palme da olio a Bukit Mertajam.
Durante il processo di primo grado, Gayathry ha incolpato Saravanan per aver percosso Kaviarasan con la gamba di una sedia.
Un rapporto post mortem ha rivelato che Kaviarasan è morto a causa di un trauma cranico.
Il giudice Ahmad Shahrir Salleh ha appreso che Saravanan stava aspettando in macchina mentre la donna presentava la denuncia di scomparsa, evitando di raccontare alla polizia ciò che aveva fatto.
Sulla base della stessa ammissione di Gayathry, il giudice ha osservato che la donna non ha impedito a Saravanan di picchiare il bambino.
Saravanan, in sua difesa, ha detto di non essere con Gayathry al momento del fatto, poiché aveva svolto un turno di notte come guardia di sicurezza e il giorno seguente si era recato a Klang per visitare i suoi genitori.
Il giudice Shahrir ha tuttavia respinto le dichiarazioni della difesa, sulla base del fatto che l’imputato non aveva comunicato il suo alibi, come richiesto dal codice di procedura penale.

 

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